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martedì 29 luglio 2014

In Ungheria il primo treno auto-alimentato a pannelli solari

Si chiama “Vili” ed è il primo treno alimentato direttamente a pannelli solari. Servirà una tratta turistica tra due località non distanti dalla capitale dell’Ungheria, Budapest. Con due processori di 7 Kw, Vili raggiunge i 25 km orari, necessari per portare i turisti all'interno di una riserva naturale, riducendo al minimo l’impatto ambientale. L’alimentazione del treno, interamente ideata e prodotta nella stessa Ungheria, sfrutta inoltre l’energia delle frenate. Vili non è – in un certo senso – il primo treno alimentato ad energia solare, dato che tra Amsterdam e Parigi corre il Green Train, alimentato da 16.000 pannelli solari lungo la linea ferroviaria, in grado anche di riscaldare e illuminare le stazioni. Tuttavia, Vili, è il primo treno ad auto-alimentarsi con dei pannelli solari installati direttamente sul tetto.Questo è un piccolo esempio di come la tecnica e la volontà siano in grado di fornire risposte innovative ed ecologiche allo stesso tempo. In italia ci sono migliaia di Km di linee ormai abbandonate che si potrebbero riaprire a scopo turistico, ad andamento lento, per godersi i meravigliosi paesaggi che il nostro Paese offre. "Vili" potrebbe rappresentare un nuovo e alternativo modo per utilizzare delle infrastrutture preesistenti attraverso una nuova prospettiva e promuovere il territorio in maniera "green".

lunedì 21 luglio 2014

E-qbo -Piacenza smart city il cubo tecnologico


E' stato inaugurato venerdì 20 giugno , l’e-qbo allestito in piazza Cavalli (Piacenza), dove resterà nelle prossime settimane, grazie al sostegno di sponsor privati, come simbolo di innovazione tecnologica, sostenibilità e sviluppo nell’ambito della ricerca. La struttura, un vero e proprio cubo i cui spazi interni sono fruibili e visitabili, funziona come accumulatore di energia fotovoltaica la cui forma lineare si è integrata, nei mesi scorsi, con scenari suggestivi come quello di Selinunte e ha rappresentato l’Italia al summit World Future Energy di Abu Dhabi. Progettato dall’architetto piacentino Romolo Stanco e sviluppato dalla start up T°Red in partnership con Rse (Gruppo Gse).,la piccola scatola è in grado di accumulare energia attraverso la sua "pelle" fotovoltaica e di metterla a disposizione gratuitamente alla comunità. e-QBO ha girato il mondo; Sono seguite due importanti manifestazioni internazionali (Innovation Cloud e Made Expo) e un viaggio in Sicilia, all'interno del Parco Archeologico di Selinunte in occasione di Architects meet in Selinunte, importante festival di architettura internazionale. In ultimo è volato ad Abu Dhabi per rappresentare l'Italia al World Future Energy Summit: ICE - Istituto Commercio Estero e i Ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico lo hanno infatti riconosciuto quale simbolo delle attività e delle proposte per le smart city e il futuro urbano, grazie alla sua capacità di unire energia ed estro creativo.  L'energia viene sfruttata per le funzioni interne del cubo e può essere utilizzata per l'illuminazione cittadina, per connessioni wi-fi, per comunicazioni audio e video interattive, acquisizione e restituzione dati e per la ricarica di apparecchi elettronici e veicoli elettrici.



lunedì 7 luglio 2014

Grazie ai cittadini torna a nuova vita la villetta in via Ferdinando I



Negli ultimi anni l'utilizzo degli spazi pubblici è diventato una delle sfide più significative per le amministrazioni locali che, seguendo l'esempio di grandi città europee e mondiali come Barcellona, Londra e New York, si trovano a dover mediare tra gli interessi di soggetti pubblici e privati, associazioni e rappresentanze dei residenti per migliorare la qualità dei luoghi di vita urbani. Lo spazio pubblico è definibile come ogni luogo di proprietà pubblica o di uso pubblico accessibile e fruibile a tutti gratuitamente e senza scopi di lucro. In quanto dotati di specifiche caratteristiche spaziali, storiche, ambientali, sociali ed economiche, gli spazi pubblici rappresentano i luoghi della vita collettiva delle comunità e un elemento decisivo per il benessere individuale e sociale.Il Movimento Caltanissetta Libera, propone una serie di azioni volte al recupero di spazi ed aree pubbliche ormai degradate e da tempo abbandonate dalle varie Amministrazioni che si sono susseguite. Si sono già svolte le prime operazioni di cura della città, Sabato scorso un gruppo di cittadini, armati di buona volontà ed alcuni attrezzi,supportati dal comitato di quartietre e da Caltambiente, sono scesi in campo per ripulire e ridare nuova vita, ad uno spazio pubblico che era diventato esclusivamente covo di sterpaglie. Coesione sociale e interesse generale sono le parole chiave del progetto avviato dal Movimento Caltanissetta Libera per la cura degli spazi pubblici. Un grande plauso va a tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa e che hanno messo a disposizione il loro tempo e le le loro energie per ridare questo splendido spazio alla città.

Per garantire il pieno sviluppo del progetto,sono necessarie a mio avviso, una serie di azioni che possano supportare in maniera omogenea, il progetto:

1. istituire un Tavolo di coordinamento intersettoriale composto dai servizi dell’amministrazione comunale che interagiscono con le attività del progetto per garantirne un raccordo coerente con le attività della città. Tra le principali funzioni del Tavolo vi è quella di individuare le priorità d’azione del piano, reperire risorse e armonizzare gli interventi previsti con quelli definiti dagli altri servizi comunali ed enti.
2. un’azione di monitoraggio delle aree su cui si sono realizzati gli interventi contro il degrado urbano al fine di raccogliere informazioni sullo stato di salute degli spazi pubblici.
3. piccoli interventi, come ad esempio riparare panchine, fioriere,recupero e riuso degli elementi di arredo urbano per garantire la tutela ambientale e il risparmio energetico  che con poche risorse e grazie all’impegno civico tanto dei cittadini quanto degli stessi dipendenti pubblici, sia possibile dare il via a iniziative economicamente sostenibili per la cura della città”.

In questo momento, a causa delle pochissime risorse e la conseguente mancanza di pianificazione, molti spazi sono in sofferenza e pertanto portano i segni del degrado. Il compito delle istituzioni locali è quello di contrastare tutto ciò , cercando di attivare, insieme ai cittadini, dei modi nuovi per gestire gli spazi di quartiere.

Carlo Gibiino