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domenica 27 settembre 2015

Nuovo codice prevenzione incendi, in GU il decreto 3 agosto 2015

I
l 20 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 - Suppl. Ordinario n. 51 il decreto del Ministro dell’Interno 3 agosto 2015 recante  “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139” . L’importante provvedimento, che entrerà in vigore il  novantesimo  giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, è volto a semplificare e razionalizzare l’attuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico, contenente disposizioni applicabili a molte delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, indicate all’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. Caratteristica che contraddistingue il testo riguarda l’utilizzo di un nuovo approccio metodologico, più aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali.Si tratta di un importante progetto innovativo delle norme di prevenzione incendi che consentirà il passaggio da un sistema più rigido, caratterizzato da regole prescrittive, ad uno che predilige l’approccio prestazionale, capace cioè di raggiungere elevati livelli di sicurezza antincendio attraverso un insieme di soluzioni tecniche più flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attività. Il decreto si compone di cinque articoli e di un corposo allegato tecnico. L’articolato specifica le attività cui potrà essere applicata nuova normativa e  precisa, anche, le modalità di adozione della nuova metodologia introdotta in alternativa  alle vigenti disposizioni di prevenzione incendi, per consentire l’introduzione del nuovo approccio con la necessaria gradualità. L’allegato è strutturato in quattro sezioni: Sezione G Generalità, con i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio, applicabili indistintamente alle diverse attività; Sezione S Strategia antincendio, contiene le misure antincendio di prevenzione, protezione e gestionali applicabili alle diverse attività, per comporre la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio; Sezione V Regole tecniche verticali, contiene le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attività o ad ambiti di esse, le  cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione “Strategia antincendio”. Tale sezione sarà  nel tempo implementata con le regole tecniche riferite ad ulteriori attività; Sezione M Metodi, con la descrizione delle metodologie progettuali.

Il testo del codice di  prevenzione incendi: gazzettaufficiale


lunedì 14 settembre 2015

Zuleika Minuzza (calabrese) a Berlino trasforma la passione per l'architettura in lavoro

Zuleika Munizza, di origini calabresi, classe 1976, approda a Berlino circa sei anni fa, dopo averla visitata nel lontano 1999. Ma già da allora la città tedesca le appare perfetta per trasformare la sua vita. Berlino diventa il suo «rifugio culturale da autoesiliata in fuga da Roma», dove ha studiato e lavorato come modellista di architettura freelance, ma che ormai trova statica. L'interesse per la città, l'architettura e per l'archeologia industriale la portano ad esplorare gli antichi edifici di Berlino e le vecchie fabbriche dismesse, viene travolta dal loro fascino decadente, così trasforma la passione in lavoro e fonda Berlino Explorer. La ricerca nel campo dell'architettura e le continue scoperte fanno nascere l'esigenza di condividere le tante informazioni ed inizia a organizzare tour per la città. «Gli approfondimenti dei percorsi sono chiaramente legati ai temi dell'architettura, della trasformazione urbana e dell'archeologia industriale, quindi riuso e nuove colonizzazioni urbane sono gli argomenti che amo trattare», ci racconta Zuleika.Gli itinerari di Berlino Explorer sono divisi per aree tematiche: architettura contemporanea e moderna, Berlino e i suoi quartieri, come Kreuzberg e Friedrichshain, e archeologia industriale. In ogni periodo dell'anno vengono organizzate visite guidate, escursioni ed esplorazioni urbane legate a tematiche inerenti all'architettura contemporanea e non, e alla trasformazione del paesaggio urbano di Berlino, una città definita da sempre e sotto gli occhi di tutti: "in continuo divenire".«L'idea - continua Zuleika - è di offrire un nuovo modo di leggere la città, in profondità, scoprendone i quartieri che rappresentano la quotidianità berlinese, raccontando la storia e le storie con gli occhi di una berlinese d'adozione, non solo a chi è di passaggio come turista ma anche a chi ci vive, capita spesso a tutti di non conoscere, il luogo in cui si vive, a volte le cose più interessanti sono dietro l'angolo e non ce ne accorgiamo».Gli argomenti, che diventano spunto nuovo e diverso per leggere la città, vanno, inoltre, dalla fotografia, al cinema fino alla letteratura. Dal progetto sono nate poi collaborazioni con associazioni che svolgono un lavoro simile. Nasce un network e si creano nuove sinergie. «Arrivano spesso proposte per nuovi tipi di percorsi e di argomenti da approfondire e questa è una delle soddisfazioni più grandi» ci dice Zuleika. Nascono poi workshop di fotografia, architettura e corsi di scrittura creativa e il gruppo inizia anche a fornire supporto per la ricerca di location per shooting fotografici, video e cinema.«La parte che prediligo di questo lavoro - continua - è la ricerca e progettazione di nuovi percorsi. Berlino ha la capacità di nutrire la mia curiosità e di non smettere mai di sorprendermi. La soddisfazione più grande è per me, riuscire poi a trasmettere la passione per la città e stimolare spunti di riflessione sui quali ragionare insieme». «Son sempre aperta a nuove sinergie e non escludo in futuro di ampliare questo progetto anche su altre città».

giovedì 10 settembre 2015

GLA presenta: mostra CRAS di Gianni Santagati

Sinapsi
Se questa recensione cominciasse con il termine “connessione”, per delineare e definire  l’ambito o il dominio entro il quale le opere di Gianni Santagati acquisiscono significatività, sicuramente, in quest’epoca pervasa e permeata in maniera parossistica di connettività telefonica, informatica e  televisiva, detto termine verrebbe acquisito in questo quadro di significanti, snaturando  di fatto il messaggio che le composizioni dell’artista intendono veicolare.Su uno sfondo monocromo, per lo più orizzontale, filamenti chiari ne percorrono la superficie denunziandone il suo andamento curvo e la sua entità tridimensionale. Filamenti paralleli e curvilinei , quasi curve di livello di uno spazio carpito nella brevità della sua presenza e definito come “oltre” da  fasce ampie e parallele che delineano i piani di profondità.Primi piani e prospezioni su spazi che si perdono nei meandri dei filamenti che li generano e ne denunziano la consistenza plastica.Primi piani agravitazionali, che vengono percorsi , in maniera omnidirezionale, da segmenti cilindrici curvilinei bicromi , che, dipartendosi dal vuoto, connettono forme piane ovaliformi, generando percezioni di esse quasi prospettiche.Segmenti con inizio e fine limitati, colti entro lo spazio rappresentato, materialmente e cromaticamente definiti, riassumono le forme in un unicum, aperto, libero, articolato, plasticamente definito, suggerendo una concettualità che si isola per meglio esprimerla, che si astrae per comprenderne la oggettività, che si pone spazialmente in primo piano per valorizzarne il significato.La  adimensionalità delle composizioni permette di percepire i soggetti appartenenti tanto al microcosmo  quanto al macrocosmo, tanto come materia di un vetrino da microscopio, quanto come visione da telescopio, ponendoli in uno spazio vettoriale ove la compressione e la dilatazione dello spazio rappresentato non ne altera il contenuto.Legami solidi e leggeri, definiti ma non limitati, aperti ma non infiniti, raccolti ma non racchiusi, liberi ma non isolati, suggeriscono da un lato, in maniera quasi utopica, quanto dovrebbe essere alla base delle relazioni umane come affetti, amicizie, amore, solidarietà, condivisione,  abnegazione, disinteresse, mentre dall’altro ci riportano all’infinitamente piccolo racchiuso nelle elementari connessioni dei neuroni: le sinapsi.

 Diego Gulizia